Se 50 anni fa (giusto qualche anno prima che il ’68 cominciasse a cambiare il modo comune di pensare), aveste provato a chiedere a chiunque, che cosa intendesse per benessere, molto probabilmente vi sareste sentiti rispondere: ricchezza, denaro, potersi permettere la Fiat 1100, il frigorifero, la lavatrice.
Il benessere era strettamente collegato all’idea dell’avere, del possedere beni materiali. Il “benestante” era colui che possedeva tante ricchezze.
Sono passati solo 50 anni, eppure se oggi chiedeste che cosa si debba intendere per benessere, vi sentireste rispondere in modo molto diverso: salute, massaggi, assenza di stress, tempo libero, amici, famiglia, ambiente pulito…., certo, anche ricchezza, ma quasi mai al primo posto.
Erich Fromm, 40 anni fa, in uno dei suoi ultimi saggi (Avere o Essere?) aveva sottolineato questo conflitto che stava attraversando l’uomo moderno, sempre più portato a considerare il benessere in base al possesso materiale, piuttosto che allo sviluppo e alla condizione del proprio essere.
Se oggi i farmaci più venduti sono gli antidepressivi, se le principali cause di morte sono da attribuire ad una alimentazione eccessiva oltre che sbagliata, se il consumismo ha portato questo pianeta al collasso, credo che l’idea che il benessere potesse essere qualcosa di puramente materiale, ha fatto giustamente il suo tempo.
Ho voluto sottolineare questo aspetto, perchè è importante renderci conto che siamo di fronte ad una rivoluzione epocale, che si sta sviluppando in gran parte del mondo, e che sta coinvolgendo le coscienze e il modo comune di pensare di milioni e milioni di persone. Il nostro compito è quello di dare strumenti, forza, supporto, a questo grande cambiamento.
Ciò che l’uomo desidera sono in realtà 3 condizioni: la salute, l’amore e la ricchezza.
La salute intesa non solo come assenza di malattie, ma come stato di salute, pienezza delle proprie funzioni vitali e psichiche. L’amorenel senso più ampio del termine, verso il proprio compagno/a, famiglia, amici, esseri viventi, natura, universo, Dio, come sentimento che fa battere forte i nostri cuori e fa muovere il mondo. Ricchezza materiale, per ciò che serve, per ciò che può offrire la natura, che sarebbe tanto per tutti se non fosse tantissimo per pochi.
È attraverso il raggiungimento di queste condizioni, che si arriva alla felicità, ad uno stile di vita “pro-spero” (pro= conforme, spes=speranza). La prosperità è esattamente questo: il raggiungimento di quanto sperato, desiderato, sognato. La speranza è l’attesa di un cambiamento in meglio della propria vita ed ha un colore, il verde, verde speranza. Verde deriva dal latino virdeme significa vivo, vivace, ed è il colore che più rappresenta la natura, la rinascita e la vita stessa.
Oggi stiamo assistendo a questo risveglio, di valori, di stili di vita, di aspettative. Sembra che le cose cambino lentamente e invece è tutto molto veloce, talmente veloce che molti non se ne sono ancora accorti: mettersi una pelliccia era uno sfoggio di ricchezza, oggi una dimostrazione di stupidità; fumare era maschio, ora segno di debolezza; mangiare carne e pane bianco, roba da ricchi, ora segno di ignoranza e così via; provate ad aggiungere voi quante cose stanno cambiando nel modo di vivere della gente.
Mi capita spesso di riflettere su questi primi 24 anni di Terra e Sole. Io viaggio parecchio per lavoro ed ho visitato tantissimi negozi biologici e non solo, ma mi è capitato raramente di sentire l’energia, l’aria che si può respirare qui dentro. TerraeSole non è solo un negozio, è un luogo di scambio e di informazione, di crescita, di supporto, di amicizia, di riferimento, per tantissimi riminesi e non solo. Il negozio, il Gymnasium, il Bio’s Cafè, il Bio’s Kitchen, sono i luoghi in cui avviene questo scambio, fra noi e i clienti e ancor più fra cliente e cliente.
È in luoghi come questo (in tante parti del mondo), che si sta facendo strada, sta prendendo forma, la nuova idea di benessere, dove la salute (del corpo e della mente) ha un ruolo fondamentale.
Noi parliamo spesso di rivoluzione del cibo, perchè ciò che sta accadendo è un cambiamento radicale nei confronti del cibo, è una rivolta generale verso l’industria alimentare e farmaceutica, che viene espressa sia attraverso il nostro corpo (sempre più forme di allergia e intolleranza al cibo), sia come scelta quotidiana al momento di fare la spesa e di mettersi a tavola.
Oggi si trovano tanti prodotti biologici anche nei supermercati: è cresciuta la domanda e di conseguenza è cresciuta l’offerta. Quindi, mi chiede qualcuno, è la stessa cosa acquistare prodotti biologici a TerraeSole o al supermercato?
Dipende da voi.
Se vi sta a cuore questo cambiamento non è la stessa cosa: al supermercato trovate prodotti sostitutivi di quelli convenzionali, punto. A Terra e Sole siete voi stessi parte di questa rivoluzione, siete attori e spettatori, ricevete informazioni, privilegiate aziende nate bio e non convertite al bio per puro interesse economico.
Il nostro amico di 50 anni fa, pensava che le cose fossero semplici: benessere = più soldi, più prodotti. Ma si è trovato triste, con discariche piene di rifiuti e 3 farmaci al giorno per “mantenersi in salute”.
Il vero benessere è certamente più complicato da raggiungere: serve impegnarsi, prendersi responsabilità, condividere, organizzarsi, non avere paura di affrontare qualche salita, perchè poi, quello che si vedrà da lassù, non ha prezzo.
Grande prosperità a tutti.