Mi capita spesso di provare a spiegare a tante persone qual’è secondo noi il modello ideale di alimentazione che ci permetta di mantenerci sani, di godere del cibo e di rispettare l’ambiente: uno stile alimentare che si fonda in larghissima misura, se non esclusivamente, su cibi biologici, di origine vegetale, integrale, locale e di stagione.
Devo dire che alla fine, non è poi così difficile convincere i miei interlocutori perlomeno a provarci, con la consapevolezza, senza fanatismi, senza divieti, con la giusta determinazione ad intraprendere un cammino che può essere più o meno lungo, ma dove ogni singolo passo ha un valore grande, per sè e per tutto ciò che ci circonda.
Sono pochi quelli che rinunciano prima di cominciare, pensando di non riuscirci, o che comunque non vogliono rinunciare ad un modello alimentare con il quale sono cresciuti, dove gli alimenti di origine animale hanno un peso enorme, sia a livello nutrizionale, sia a livello emozionale. Spesso sono i figli di una generazione che ha patito la fame, nella seconda guerra mondiale e non solo; e per queste persone la carne e il pane bianco erano l’emblema della ricchezza, da cercare di raggiungere, da imitare, da offrire ai propri figli. Questi cibi di lusso sono diventati cibi di massa e come sempre in questi casi, a discapito della qualità e della sicurezza.
Petrini, commentando Expo, ha detto una frase che mi ha molto colpito: “dobbiamo chiederci perchè oggi le grandi industrie e le multinazionali si arricchiscono producendo cibo per i poveri, mentre tanti piccoli contadini ed artigiani fanno fatica a tirare avanti producendo cibo per i ricchi!”
Se si seguono le regole, biologico, vegetale, integrale, di stagione, locale, in realtà è possibile sovvertire quanto dichiarato da Petrini, perchè il cibo sano e di qualità, può essere alla portata di tutti e chi lo produce può avere il giusto reddito.
Fate una prova. Provate a segnarvi per un mese quanto spendete al supermercato seguendo un modello alimentare tradizionale e poi provate a segnarvi la spesa seguendo il nostro modello alimentare, facendo attenzione oltre che alla qualità dei cibi, anche allo spreco. Vedrete che è alla portata di tutti.
E allora cosa aspettate, vi vedo ancora un po’ titubanti.
“Sì, perchè se fosse per me, io inizierei da oggi, ma…. il mio compagno/a non ne vuole sapere; mio figlio/a non vuole mangiare frutta e verdura; gli amici …” c’è sempre qualcuno che in qualche modo frena la vostra corsa ad abbracciare questo nuovo stile di vita.
Lo so, tranquille/i. Una vera rivoluzione ha bisogno di tempo per essere assimilata, digerita, fatta propria. Altrimenti si fanno forzature, prevaricazioni, violenze, che nel nostro caso vorrei proprio escludere. Ognuno ha bisogno del proprio tempo, diamoglielo; ma senza frenare le nostre scelte e la nostra evoluzione. Nulla è più importate dell’esempio, soprattutto per i figli. Nulla è più deleterio della imposizione: la mela e la carota come merenda a scuola, se non è il bambino a chiederla, è sbagliatissimo; meglio dei biscotti o una torta fatta in casa, oppure una merendina bio. Altrimenti il rischio è che cerchi di mangiare il Kinder del vicino di banco e che lo idealizzi, per finirne schiavo, quando sarà adulto.
Pazienza, tempo e amore in cucina, per preparare piatti buoni, oltre che sani, vari, ricchi di colori e di profumi. Coinvolgete i vostri figli nella preparazione; se i biscotti li hanno fatti loro, li porteranno a scuola con orgoglio. Non mangiano verdure? Quali verdure? Le avete provate veramente tutte? Cucinate come? E i cereali? I legumi? Provateli tutti, sono tanti.
Non scegliamo questo modello alimentare per paura di ammalarci, ma per la voglia di star bene!
Qualcuno ci dirà: “mio nonno è arrivato a 99 anni mangiando come un porco e fumando 40 sigarette al giorno”. Può essere; anche un mio amico ha acquistato un biglietto della lotteria ed ha vinto 5 milioni, ma a quante persone può capitare?
C’è uno che dice “non ne vale la pena, tanto è tutto inquinato…” Ah amico mio, non dire così! E’ vero, c’è l’inquinamento, ma a questo non vogliamo aggiungere pesticidi e concimi chimici, ormoni, ogm, conservanti, coloranti, ecc., ecc! Giusto?
E allora, PROVACI !
Prendi la mia mano e sali a bordo; allunga la tua mano e fai salire tante altre persone.
Nel nostro mondo c’è posto e cibo per tutti!