In questi giorni abbiamo ricevuto una recensione (riportata in fondo al testo) scritta da una cliente particolarmente scettica sul biologico. Abbiamo ritenuto opportuno pubblicare la risposta di Renzo, in quanto esprime in sintesi la forza della Missione di TerraeSole…
Grazie per averci inviato le sue considerazioni, che, in ogni caso, sono sempre gradite. Ci occupiamo di biologico da una vita, è un ideale per cui ci battiamo fin da ragazzini.
Quando si parla di prezzi e di biologico si tocca un argomento molto importante, per certi versi estremamente rischioso. La rincorsa al prezzo basso messo in atto dalla grande distribuzione, non tutela prima di tutto il consumatore, perché le materie prime biologiche e la coltivazione comportano costi decisamente diversi e trovare scorciatoie è sempre pericoloso.
Noi selezioniamo i nostri fornitori in base alla loro storia e alla garanzia che ci danno, di produrre e credere nel biologico; fuori da questo contesto fa bene ad essere scettica. TerraeSole è stato il primo negozio certificato bio in Europa nel 1996, questo per dirle quanto teniamo ad essere trasparenti verso i nostri clienti.
Dovremmo intraprendere insieme una battaglia dove i prezzi siano convenienti per tutti, che non vuol dire bassi, ma applicare un prezzo che riconosca a chi lo produce, a chi lo trasforma e a chi lo vende, una giusta ricompensa e che sia un prezzo equo anche per il consumatore.
Oggi non funziona così: il mercato è in mano a chi ha la forza di determinare costi e prezzi, a prescindere da tutto il resto. E questo non va bene. Per il biologico in modo particolare: per arrivare a certi prezzi, o si accetta il ricatto di lavorare sottocosto, oppure si cerca qualcosa di diverso, che corrisponde a un “più o meno bio”. Il problema dei terreni incontaminati va posto in maniera diversa: sicuramente esistono le piogge inquinate, sicuramente ci sono tante possibilità di contaminazioni, l’aria, tutto ciò che si vuole.
Ma proprio per questo, qual è il motivo per cui dovrei dire allora tanto vale inquinare di più, aggiungere altra chimica nel piatto? Il buonsenso mi dice di scegliere un cibo che, anche se non è coltivato nel paradiso terrestre, perlomeno rispetti un regolamento che vieta l’utilizzo di pesticidi e concimi chimici ed è l’unica filiera agricola controllata dal campo alla tavola. In ogni caso i terreni prima di passare ad agricoltura bio sono analizzati e devono trascorrere almeno tre anni prima di essere certificati bio.
Chi vive nel bio come me da tanti anni sa che oggi il bio ha due anime che la semplice certificazione non è più in grado di rappresentare. C’è chi lo fa perché ci crede e chi è salito sull’onda per sfruttare il momento di successo. Non siamo tutti uguali. Sono sempre disponibile per ulteriori chiarimenti. Grazie ancora.
Qui sotto riportiamo la recensione della signora Maria Rosalba.
“Ampia scelta di prodotti bio, ma sono molto cari, gli stessi prodotti si possono trovare anche altrove a costi più abbordabili. Secondo me se ne approfittano, col fatto che i prodotti sono biologici alzano la cresta. A parte che su questa filosofia del bio sono molto scettica, la merce dovrebbe essere accompagnata da un certificato che attesti che è prodotta in zone veramente sane. A trovarle!!!!!!!”.