Avevamo aperto il 2017 con un invito, “prevenire è meglio che preoccuparsi”; sono andato a rileggerlo nel mio blog (blog.terraesole.it) e mi è piaciuto ancora di più, un po’ come succede con il vino, invecchiato in una buona botte.
Come è andato il 2017? Siete riusciti a prevenire piuttosto che preoccuparvi? Mi sembra di vedere le vostre facce e i sospiri…. magari! Non demordete, non è semplice; serve un allenamento costante e allenare il cervello è molto più complicato che allenare i muscoli.
Bene, allora teniamo buono l’augurio anche per il 2018, basta di preoccuparsi, cominciamo a fare qualcosa per migliorare la nostra vita e quella degli altri, l’ambiente e l’universo in cui ci troviamo. L’ho sparata grossa! A malapena riusciamo a mettere in fila tre cose per dare conforto a noi stessi, figuriamoci l’universo! Eppure noi siamo parte di questo grande marchingegno, forse l’ultima vite dell’ultima ruota del carro, ma tutto cambia se noi siamo capaci di cambiare.
Per cambiare occorre voler cambiare. Oggi esistono automobili con il cambio automatico, ma per le persone vale il principio che senza impegno, consapevolezza, decisione, fatica, non si fa il cammino che vorremmo, ma quello su cui siamo incamminati e a volte questo cammino termina contro un muro e ci si fa male. Alcuni devono arrivare a battere la testa per capire che occorreva fare qualcosa prima; prima di ammalarsi, prima di perdere una amicizia, prima di trovarsi col culo per terra, o su una sedia a rotelle.
Prendiamo Terra e Sole. E’ stato un anno di grandi cambiamenti, costati tanta fatica, investimenti, sacrifici. Sentivamo la necessità di dare qualcosa di più, di nuovo, che potesse aiutare tante persone ancora a sviluppare una propria consapevolezza, per cambiare in meglio le loro vite.
Abbiamo iniziato l’anno con l’apertura della cucina, a vista, dentro al negozio. E questo ha permesso a tanta gente di prendere confidenza con un modo più naturale di cucinare, con tanti ingredienti sconosciuti, con sapori nuovi; ha avuto l’occasione di interloquire con il nostro cuoco Marco e con Susanna, la specialista delle piadine, per consigli e suggerimenti, utili per cucinare a casa propria. Una soluzione per quando non c’è tempo, per evitare il rischio microonde o panino.
Chiudiamo l’anno con un altro grande risultato: l’apertura del poliambulatorio di medicina complementare di Terra e Sole. Il pezzo che ancora mancava. Un progetto ancora una volta difficile, tutt’altro che scontato. Spesso si tende infatti a mettere su sponde opposte la medicina convenzionale e la medicina naturale ed è più facile essere tifosi di una o dell’altra sponda che mettersi in gioco per costruire un ponte, per costruire una grande opportunità. Abbiamo messo a disposizione Terra e Sole per un progetto che vede oltre al nostro impegno, quello di tanti medici che, già da soli, avevano cominciato ad arricchire il loro bagaglio di conoscenze con lo studio e l’applicazione delle varie discipline della medicina naturale, consapevoli del fatto che in questo modo potevano migliorare la loro efficacia. Sarà una opportunità grandiosa per tante persone, per trovare una cura efficacie alle proprie malattie e soprattutto per tante di più, per impostare un programma di prevenzione che vada ad incidere profondamente e migliorare il proprio stile di vita.
Il 2018 sarà l’anno in cui tutti questi progetti che hanno visto la luce nel 2017, troveranno la loro consacrazione e quanto appena finito di seminare, germoglierà e darà frutti copiosi.
Terra e Sole ha scelto di mettersi in gioco ancora una volta, di aggiornare la propria offerta, aggiungendo nuovi servizi, nuove opportunità. Non è stato semplice farlo, in un paese dove l’innovazione e la voglia di fare impresa, sembrano malattie, da cui presto ci faranno vaccinare, come per la peste. Il paese di Leonardo da Vinci, del Rinascimento, oggi è in mano a personaggi mediocri e corrotti, che hanno occupato tutti i posti di comando, dalla politica, alle banche, fino alla più stupida scrivania, dietro la quale in tanti si sentono forti della loro posizione e si divertono a dipingere la nostra bella Italia non con 50 sfumature di grigio (sarebbe già qualcosa….), ma con un unico tubetto di colore grigio topo che non lascia spazio alla fantasia.
Non rassegniamoci, guardiamoci attorno, magari c’è già qualcuno fra noi che ha cominciato a dipingere una nuova Primavera, una nuova Gioconda, un’Ultima Cena, oppure a scolpire un nuovo David, dietro la tenda lercia che copre il nostro paese. Non accettiamo l’dea che il 2018 passi alla storia perchè l’Italia non andrà ai mondiali di calcio! Facciamo accadere qualcosa di bello che lanci un nuovo Rinascimento dell’Essere Umano, che ci restituisca il piacere della bellezza ed apprezzi il valore e il coraggio dell’ingegno, della cultura, dell’operosità, della solidarietà.