Il 9 maggio facciamo 26 anni di TerraeSole: provo una sensazione strana, come un ciclista che ha appena superato un premio della montagna (i venticinque anni) ed è di nuovo sulla sella verso il prossimo traguardo. Più che ventisei direi allora, anno primo della prossima sfida.
A tal proposito c’è un modo di dire che recita: “Hai voluto la bicicletta? E allora pedala!”
A volte io e Anto abbiamo la sensazione che questa bicicletta, più che averla voluta, ce la siamo trovata già sotto al sedere e che, per qualche storia di karma, destino, mission, ci siamo trovati a cominciare a far girare i pedali, in modo quasi incosciente e non siamo più riusciti a fermarci.
Una sensazione bella (per tutto quello che abbiamo fatto fino ad oggi) e nello stesso tempo pesante a pensare di doverci ancora alzare sui pedali e spingere la bici su per la prossima salita. Ma sappiamo tutti che è quello che faremo, insieme a tutte le persone che fanno parte di TerraeSole, come una squadra vera.
Certo, non è semplice. Oggi abbiamo tante sfide nella sfida: un mercato del biologico che è dilagato oltre ogni limite, mettendo in mezzo gente e aziende che con il bio non centrano nulla… e speriamo che non facciano danni; gli acquisti on-line che vivono di rendita su quanto seminato da chi si sbatte per il bio da tanti anni… troppo facile. Tanti, troppi improvvisati saliti sul carro del vincitore, con il rischio di spezzarne le ruote.
Ma oggi le cose stanno così e non serve a nulla sbattere le braccia contro al cielo… serve bere una sorsata d’acqua dalla borraccia e spingere ancora più forte sui pedali, che la salita è tanta e il sole picchia forte e il vento soffia contro.
Da qui la scelta di accettare la sfida più grande: mettere in piedi una struttura in grado di dare il massimo possibile per favorire il benessere e la salute. Il Poliambulatorio TerraeSole di Medicina Complementare, nasce per questo motivo. Abbiamo dovuto abbattere posizioni ideologiche, rinunciare a scelte di comodo, rimetterci in discussione: avevamo già il Gymnasium, che bisogno c’era di un Poliambulatorio? Perchè provare a coinvolgere il mondo della medicina convenzionale, con la quale spesso ci siamo trovati in contrasto? Perchè provare a mettere insieme questi che sembrano poli opposti, la medicina convenzionale e quella cosiddetta alternativa?
Perchè crediamo che sia giusto, per il bene di tutti.
Proprio quello che i nostri politici sembra non riescano a capire: con le barricate, le tifoserie, si fa come dico io o porto via il pallone, non si fa il bene comune, si continua solo e soltanto a guardare se stessi, i propri interessi, ciò che ci conviene.
Se l’obiettivo deve essere la salute e il benessere, abbiamo bisogno di mettere insieme tutte le conoscenze: quelle di migliaia di anni delle medicine non convenzionali, con quelle maturate più di recente a partire dall’approccio scientifico alla conoscenza, da qualche secolo ad oggi.
Dobbiamo valorizzare la professionalità dei medici e spingerli a studiare e ad aprirsi a tutte quelle conoscenze che oggi non fanno parte del loro percorso di studi, ma che sono in grado di moltiplicare la loro dote, tante frecce in più nella faretra per raggiungere l’obiettivo benessere (primo non ammalarsi) e salute (da ritrovare in caso di malattia).
Siamo felici ed orgogliosi della scelta di aprire il Poliambulatorio di Medicina Complementare ed ogni giorno abbiamo continue conferme, sia da parte dei medici che hanno accettato di lavorare con noi, sia dalle persone che hanno cominciato ad utilizzarlo: sono entusiaste, perchè trovano disponibilità, ascolto, risposte, professionalità, serietà… semplicemente ciò che dovrebbe essere normale, niente di più, niente di meno.
L’augurio per il futuro? Che le gambe tengano e tanti tifosi ci sostengano, con borracce piene di acqua fresca e qualche spinta per alleviare la salita…! Non è sportivo? Vabbè, mica è una gara!
A vincere saremo tutti.
Un grazie infinito e un abbraccio forte a ciascuno di voi.